29 ott 2021
ANDREA SACCHI DOMINA SOTTO LA PIOGGIA E VINCE IL TROFEO SEVEN PLUS
LE INSIDIE DEL CLIMA
Le piste outdoor sono climaticamente imprevedibili, in particolar modo in questa stagione in cui la pioggia si alterna giornalmente con il sole, e la scelta della data per disputare un evento diventa una scommessa con Zeus. In più, gareggiare nel tardo pomeriggio del 30 ottobre senza avvantaggiarsi dell’ora solare dona ai piloti maggiori emozioni da spargere su tutto il circuito del Big Kart di Rozzano.
L’uscita in pista di tutti i piloti avviene temporizzata dal commissario in modo che tutti possano fare almeno un paio di giri puliti, ma con l’asfalto bagnato, i più veloci sono già alle prese con sorpassi e in otto minuti di qualifiche devono affrettarsi a segnare un tempo da prima fila.
LE QUALIFICHE
Il torinese Luca Campanini dimostra di conoscere il circuito e di saper gestire su pista bagnata i 12cv del suo kart. 1.00.052, è il gran tempo fatto segnare all’ultimo e settimo giro di qualifica che gli vale la pole position. Al suo fianco, a nove decimi, si piazza il vincitore della Formula Start (A) Andrea Sacchi, pilota di Valenza che ha chiuso il campionato a sedici punti di lunghezza da Campanini. Seconda fila per Fabio Siviero, proveniente da Bulgarograsso in provincia di Como, che affianca il milanese Mattia Corbetta. Terza fila per il pilota di Chivasso Valter Barberis e il cremonese neolaureato campione di Formula 7 Racing, Daniele Dilda. A seguire tutti gli altri piloti pronti a dare battaglia!
PRONTI, VIA!
Partenza con bandiera a scacchi e via ad affrontare i primi metri dei trenta giri di gara. Alla prima curva più importante del tracciato una parte del gruppo rimane più esterno, poiché sul bagnato, esercitare una minor sterzata in curva si ottiene un maggior grip del mezzo. Lorenzo Esposito, invece, rimane interno ed esce dalla curva in sesta posizione. Ben sette posizioni recuperate in una sola curva dopo essere partito in tredicesima casella.
Alla seconda curva Campanini subisce subito il sorpasso di Sacchi. Prova l’inseguimento ma deve desistere dalla perfetta guida del leader. Mantiene la seconda posizione per tutta la gara senza mai entrare in bagarre, né con Sacchi né con gli inseguitori.
Daniele Dilda, dopo aver vinto il prestigioso Trofeo di Formula 7 Racing 2021, decide di affrontare questa gara con la mente libera al divertimento. Una sorta di allenamento in vista del prossimo campionato. Parte sesto in griglia e poi finisce fuori pista perdendo circa quindici secondi. Da lì in poi, inizia una rimonta sino ad agguantare il gradino più basso del podio e il Best Lap di 57.941 registrato al ventinovesimo giro.
STRATEGIE
Valter Barberis scalpita dai box per scendere subito in pista quando capisce che con un kart 390 sul tracciato di Rozzano in condizioni di bagnato ci si può davvero divertire. I suoi tempi sono allineati a quelli dei migliori e spingendo sempre al limite, a due terzi di gara, si gira. Riparte e inconsapevole di essere in quarta posizione, continua a spingere affinché nell’ultima parte di gara, per evitare Esposito fermo in curva 4 pronto a ripartire dopo un fuori pista che lo ha retrocesso nuovamente in tredicesima posizione, si gira nuovamente. Per fortuna non perde tempo nelle ripartenze e il vantaggio accumulato sul quinto pilota gli permette di arrivare in quarta posizione. Tanta adrenalina per una buona prestazione che poteva monetizzare con un podio se solo avesse capito la posizione in cui si trovava.
Fabio Siviero scatta molto bene e mantiene la terza posizione per quasi tutta la gara. Una gara molto “tosta” sia fisicamente sia mentalmente, poiché in condizioni di bagnato è sufficiente un piccolo errore per compromettere l’intera gara. Errore che purtroppo arriva a tre giri dalla bandiera a scacchi con un testa coda esattamente in curva 2. Siviero, dopo essersi fatto sfilare da Dilda e Barberis, riprende la corsa per poi chiudere la gara in quinta posizione.
Alessandro Dimattia, in virtù di un incrocio in curva 3 al primo giro, guadagna un paio di posizioni e inizia a gestire la sua gara cercando di non commettere errori. Un sacco di belle battaglie, soprattutto nella seconda parte di gara, che lo esaltano e lo motivano a ottenere un buon sesto posto finale.
Partenza non scoppiettante quella di Alessio Perrone che piano piano prende fiducia sia col kart sia con la pista bagnata e, nonostante le condizioni meteo, riesce a chiudere in ottava posizione. A fine gara sorride soddisfatto poiché era la sua prima “uscita” sul bagnato.
TRAZIONE
Debutto sul bagnato anche per Matteo Trudu e prima volta sul circuito di Rozzano. Il pilota di Beinasco (TO) apprezza molto la pista e ogni giro studia attentamente il tracciato per capire dove limare decimi, sempre però con cautela visto l’insidia pioggia che non risparmia gli esuberanti. Per tutta la gara Trudu è in lotta con Marco Pizzi e Alessio Dairolo. Sorpassi e controsorpassi spettacolari. “Il pilota di Brescia e quello di Genova, in alcune curve, si avvicinavano tanto in frenata” - racconterà Matteo - “ma "trazionavo" meglio di loro in uscita curva, lasciandogli poche possibilità di sorpasso in quella successiva”. “Gara molto difficile soprattutto per la scarsa visibilità”.
Diversi piloti non avevano mai girato su pista bagnata. La pista asciutta attrae sicuramente più piloti! Anche Marco Pizzi, indipendentemente dalla classifica finale (decimo posto), è sceso dal kart divertito e soddisfatto della sua prestazione. Partito a metà griglia, si è trovato spesso in lotta con altri piloti. Nelle retrovie si è lottato parecchio con Alessio Dairolo, Lorenzo Esposito e altri che tra drift e sportellate sempre al limite della correttezza hanno terminato la gara con la tuta fradicia.
In pista con poca esperienza sul bagnato anche Ivan Molinari. Due posizioni perse da un paio di testa coda. Il pilota di Senna Comasco (CO) è riuscito a prendere confidenza sul bagnato e ad abbassare i tempi nei giri finali chiudendo in decima posizione. “Soddisfazione per una sufficiente prestazione senza prendere troppi rischi” - è il suo commento a fine gara.
SPORTELLATE
“La gara più pazza del mondo”, è il titolo dato da Gianluca Molina al GP di Rozzano. Credo che tutti i piloti si siano divertiti con pista bagnata e con quel riflesso di luci artificiali a toglierti quel poco di visibilità rimasta. Divertente soprattutto il drifting che Molina e altri praticavano a ogni curva. Il sorriso stampato sul viso di tanti piloti a fine gara è il giusto spirito per affrontare le prossime gare di campionato.
Anche Gianluca Lerose, alla sua prima gara sul bagnato, non nasconde la felicità. “Gara davvero pazzesca, da rifare immediatamente” - il suo commento a caldo. “Le condizioni erano davvero critiche, infatti, nella seconda parte di gara non vedevo più nulla fra occhiali e visiera appannati”. Gara intensa soprattutto con Molina, ricca di sportellate sportive e staccate al limite.
"L’unico rammarico è l’uscito fuori pista a due giri dalla fine che mi ha fatto perdere alcune posizioni".
Davide Pistono litiga fin dal primo giro con acqua, visiera e kart. Partito quindicesimo, in bagarre si è trovato meglio e ha recuperato un paio di posizioni fino all'ottavo giro, dove poi il kart l’ha abbandonato. La pioggia e le uscite nell’erba diventate pozzanghere d’acqua hanno ovviamente creato problemi ad alcuni piloti, ben consapevoli di partecipare a una gara estrema di Rental kart. In alternativa, si poteva sorseggiare un cocktail di frutta sul divano di casa guardando “Ballando con le stelle”.
Un problema tecnico si è verificato anche al kart di Fabio Dogliotti, costringendolo al cambio kart al secondo giro. “Peccato perché in condizioni di bagnato potevo giocarmela per qualche posizione migliore rispetto all’ultima”. Dirà stremato dalla fatica e già con il pensiero al prossimo campionato.
Lungo il tracciato, erano presenti sotto la pioggia tre commissari del Big kart, sempre pronti a intervenire in soccorso dei piloti rimasti impaludati.
PAROLA AL VINCITORE
“Si parte sempre puntando al massimo, ma mai avrei pensato di vincere al mio primo anno su una pista mai vista, bagnata e con grandi avversari cui faccio tantissimi complimenti”. “Trenta giri dove non ti è concesso alcun errore, dove devi rimanere concentrato e costante”. “La bandiera a scacchi è stata una liberazione”. “Spero sia un grande punto di partenza per nuove battaglie e vittorie, e di tornare l’anno prossimo a difendere il titolo”. Le parole di Andrea Sacchi, dominatore e vincitore del 2° Trofeo Seven Plus.